La fisioterapia per i pazienti parkinsoniani è una fisioterapia specifica che include tecniche tradizionali di rinforzo e stretching a tecniche più specifiche di neuroriabilitazione.
Queste ultime consistono nell’ insegnare strategie cognitive non solo per facilitare la deambulazione e controllare i freezing (la sensazione di avere i piedi incollati a terra) ma anche per avere un aiuto nelle ADL (attività di vita quotidiana). Le strategie cognitive si avvalgono di stimoli (cues) esterni visivi, uditivi o tattili, e di stimoli interni interiori, attraverso l’immaginazione ad esempio. Queste strategie aiutano a superare gli ostacoli della deambulazione come il freezing e i passaggi stretti o le difficoltà nei passaggi posturali come alzarsi dalla sedia o girarsi nel letto.
Le strategie vanno studiate insieme al paziente perché ognuno deve trovare quella a cui reagisce meglio.
Gli obiettivi della fisioterapia oltre al miglioramento della deambulazione sono anche la cura della postura e dell’equilibrio per diminuire il rischio cadute.
Un programma riabilitativo specifico includerà
- esercizi di mobilità articolare e di elasticità muscolare per evitare il più a lungo possibile che la rigidità possa creare fissazioni articolari,
- esercizi di rinforzo muscolare e di equilibrio e di deambulazione (anche attraverso le strategie cognitive di cui abbiamo parlato) per diminuire il rischio cadute
- esercizi di coordinazione per allenare corpo e mente attraverso compiti dual o multi tasking cioè che richiedono più azioni contemporaneamente
- esercizi per allenare e migliorare i passaggi posturali fondamentali nella vita quotidiana
- esercizi di prensione fine per la riabilitazione delle abilità manuali
- esercizi di riequilibrio posturale per contrastare le postura captoformica o a torre di pisa tipiche della patologia
La riabilitazione varia nei tempi e nei modi a seconda dello stadio della malattia e a seconda delle capacità del paziente e dei suoi punti di forza. Una attenta valutazione iniziale permetterà l’identificazione dei fattori predittivi fondamentali per la programmazione di interventi preventivi e trattamenti specifici guidati dagli obiettivi primari scelti insieme al paziente.
Certo è che un intervento riabilitativo precoce, mirato e specifico risulta necessario al fine di favorire la prevenzione delle cadute ed il mantenimento nel tempo delle capacità motorie, dell’autonomia nelle attività quotidiane e lavorative, con un conseguente miglioramento della qualità di vita.